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al testo di Salvatore Pizzo
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Ci ripensi ch'è forse poca cosa che non varrebbe nemmeno la pena starci su un momento di più giusto il lampo d'una spia rossa non già di pericolo, ti dici bensì di vergogna per lo spreco: tempo sottrattto al sonno delizia l'inezia d'un sogno del noceto dalle piante brumose folte le fronde fumose di frutti ovali nequizie esiziali da percuotere malli da spezzare brunite corazze una volta frante liberanti blatte non gheriglio, a frotte nere ed infestanti incubo disperso ritornante broglio. Frantumio senza costrutto, ci ripensi pullulescente da guscio marcio ti convinci. |
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